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E intanto, c'ami fa' ?!

Non a caso Paolo è il nostro presidente

E intanto, c'ami fa' ?!



Lo diceva Zia Rosina, filosofa di strada e storica custode della Bbaligia (e poi di 

Ascente Arredamenti e di Lacosa), a metà tra interrogazione e esclamazione. 

Intanto, per parafrasare una celebre massima, attribuita a John Lennon, è lo 

pseudonimo che usa la vita per passare inosservata, mentre siamo intenti a fare 

altro. È dunque ciò su cui, in presa diretta, non posiamo lo sguardo, è la vita 

parallela, di altri o persino nostra, intanto che ne viviamo un’altra; è una 

dimensione dello spazio, del tempo e, vorrei dire, dell’anima, che dà il titolo 

all’ultimo godibilissimo libro di Paolo Jedlowski (Intanto, Mesogea, Messina, 2020, 

pp. 154, euro 13). 

Un esperimento narrativo di autobiografia sociologica, che insegue l’ambizione di raccontare non solo di sé e delle vite di chi, in quei luoghi, in quegli anni, in quegli snodi della vita, si riconosce, ma anche quelle di quanti, pur attraversando la stessa epoca e vivendo negli stessi posti, hanno vissuto qualcosa di profondamente diverso da quello del narratore.

Così scrive Moreno Montanari* ... intanto è “una parola magica: esprime il senso della contemporaneità ma contribuisce anche a crearlo”, facendo leva su un interesse emotivamente partecipato: “intanto c’è quando ti preoccupi di cosa starà facendo tuo figlio quando non lo vedi. Di come sta tua madre quando è sola”. 

Intanto è pure la promozione di una associazione culturale e/o di promozione sociale (APS) dedicata a Emmevubi. Vedremo in che modo e con quale articolazione.

Intanto che aspetta, (...) intanto è anche “ciò che mettiamo sotto al letto”, è il mondo interiore della negazione e della rimozione, è la zona d’ombra della nostra psiche che pensiamo di aver seppellito ma che intanto c’è e, magari quando meno vorremo o, più auspicabilmente, quando saremo pronti ad accoglierla, busserà alla porta della nostra coscienza per rivendicare piena cittadinanza. 

Correggerei quel “ciò che mettiamo sotto al letto” - forse metafora abusata e straniante (salvo ricorrere alla ironica attualizzazione di "immo"). Le preferisco quella di svuotarsi le tasche sul comodino (prima di andare a letto).

Paolo Jedlowski, Intanto, la vita, Mesogea, Messina, 2020, pp. 154, euro 13

Moreno Montanari, in DOPPIOZERO, 8 Luglio 2020


*Moreno Montanari è analista filosofo e socio fondatore di Sabof (società degli analisti biografici a orientamento filosofico)







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